giovedì 24 luglio 2014

Nicholas Nickleby

Il film tratto da uno dei grandi romanzi di Dickens non smentisce le aspettative: godibile, ottimo cast, buona regia. E ancora una volta si può riflettere sul genio di questo scrittore inglese, che crea un intreccio attraente col quale punta al suo obiettivo più importante: raccontare i retroscena della ricchezza britannica, la quotidianità delle classi povere, i soprusi subiti dal debole puntualmente assoggettato alla volontà e agli interessi della classe ricca. 
Spesso mi capita di leggere che si vorrebbe vivere in quelle epoche, quelle atmosfere, ma io credo che questa fascinazione scaturisca essenzialmente dai celebri romanzi delle Bronte e della Austen. La realtà era del tutto diversa e dubito che saremmo vissuti felicemente nel XIX secolo inglese. Dickens è fra i pochissimi autori che offrono l'opportunità di scorgere luci e ombre di quel mondo "incantato".
Luz

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